Passata Piazza di Porta Capena, il nostro tram non prosegue
dritto per Via di San Gregorio, ma si inerpica sul colle Celio lungo Via del
Parco del Celio.
Prima che inizi a salire, volgiamo lo sguardo all’Arco di
Costantino, che vediamo sullo sfondo di Via di San Gregorio. L’arco fu dedicato
dal Senato per celebrare la vittoria di Costantino nella battaglia di Ponte Milvio
(312 d.C.) contro Massenzio. Oltre all’importanza storica, esso ha una
rilevanza artistica notevolissima come esempio della scultura romana nei
secoli.
Fregi, rilievi e tondi che adornano l’arco non sono soltanto
di epoca costantiniana ma molti risalgono all’epoca degli imperatori Traiano,
Adriano e Marco Aurelio, i “buoni imperatori” cui Costantino voleva
richiamarsi.
![]() |
Arco di Costantino |
E’ necessario dire qualcosa che non sia già stato detto sul
Colosseo, simbolo stesso di Roma, probabilmente il monumento più famoso al mondo,
nominato una delle sette meraviglie del mondo moderno?
L’Anfiteatro Flavio, questo il suo nome ufficiale (il
termine Colosseo entrò in uso solo in epoca medievale), fu costruito tra il 72
e l’80 d.C. ed è il più grande anfiteatro esistente al mondo. Poteva contenere
tra i 50 e 75000 spettatori.
![]() |
Anfiteatro Flavio - Colosseo |
Fermi accanto al Colosseo possiamo vedere di fronte a noi le
pendici di Colle Oppio, una delle tre alture tra loro collegate, le altre sono
il Cispio e il Fagutale, che costituiscono l’Esquilino, il più esteso dei sette colli di Roma.
Colle Oppio da solo meriterebbe una visita. Vi si trovano infatti la
Domus Aurea di Nerone, le Terme di Traiano e la Basilica di San Pietro in
Vincoli, con la tomba di papa Giulio II e il Mosè di Michelangelo, e il
convento ad essa collegato, oggi sede della facoltà di Ingegneria dell’università
La Sapienza.
Lasciata la Piazza del Colosseo, il tram svolta sulla destra
per imboccare Via Labicana. A metà circa di questa via, sulla destra, si trova
la Basilica di San Clemente, peraltro poco visibile perché nascosta da un muro,
e il cui ingresso comunque si trova sulla parallela Via di San Giovanni in
Laterano.
La particolarità di questa basilica è di avere tre diversi
livelli visitabili. Il livello superiore, ovvero la basilica attuale, è stato
costruito tra l’XI e il XII secolo e sistemato nella conformazione attuale nel
XVIII secolo. Esso è stato realizzato sopra una basilica inferiore, risalente
al IV secolo d.C..
La basilica inferiore era stata realizzata usando come base
un edificio già dimora di un patrizio romano , forse anche dello stesso papa
Clemente I cui la chiesa è dedicata, che venne danneggiata dall’incendio dei
Normanni nel 1084. La basilica inferiore fu quindi interrata e sopra essa
costruita quella attuale.
Sotto la originale dimora patrizia era stato realizzato un mitreo,
ovvero un luogo per il del dio Mitra, culto che si iniziò a diffondere a Roma
nella seconda metà del I secolo d.C. e raggiunse la sua massima diffusione nel
III secolo. Il mitreo di San Clemente risale al II secolo. Va infine detto che quando gli scavi
archeologici portarono alla luce i livelli inferiori, fu necessario realizzare,
ad ulteriori 6 metri di profondità, uno scarico fognario per l’acqua di un lago
sotterraneo che si era formato nel corso dei secoli sotto la basilica. La fogna
è stata aperta attraverso un’insula (ovvero un edificio di abitazioni) di epoca
precedente il grande incendio di Nerone.
Arrivati all’incrocio con Via Merulana, via resa celebre dal
romanzo di Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, sulla
destra si trova la chiesa dei Santi Marcellino e Paolo al Laterano, chiesa antichissima
risalente al IV secolo. Via Merulana venne realizzata per collegare le due
basiliche papali di San Giovanni in Laterano e Santa Maria Maggiore.
Attraversando l’incrocio possiamo vedere quest’ultima sulla sinistra mentre
sulla destra si vede l’obelisco lateranense e la facciata laterale di San
Giovanni in Laterano con la Loggia delle Benedizioni. L’obelisco lateranense è,
il più antico e il più alto degli obelischi egizi presenti a Roma. Proveniente
da Tebe e dedicato al faraone Tutmosi III (XV secolo a.C.), fu fatto portare a
Roma dall’imperatore Costanzo II nel 357 d.C. e fatto originariamente collocare
sulla spina centrale del Circo Massimo. Rinvenuto diviso in tre tronconi nel
1587, fu quindi posizionato dove si trova attualmente.
![]() |
Obelisco Lateranense e, dietro, la Loggia delle Benedizioni; sulla sinistra il Palazzo Apostolico |
.
Abbiamo finora percorso circa 3 km e 150 metri
Vincenzo
St. John Villa Bed and Breakfast Roma
Nessun commento:
Posta un commento