venerdì 10 aprile 2015

APPENNINO RITROVATO - Un mulino di rara bellezza








Un raro impianto a ruota interna, ritrovato in una valle nascosta.
Il mulino non è solo un edificio: è il simbolo di una civiltà ormai in larga misura tramontata.
Di qui passava la gran parte del raccolto: grano, granoturco, castagne…
Edifici in perfetto equilibrio con la natura, perché da essa dipendevano: il corso d’acqua doveva essere plasmato, con dighe, canali e paratoie, per azionare la ruota.
Ogni tanto però, capita di ritrovare dei manufatti dimenticati, ognuno con interessanti particolarità rispetto all’impianto “tipico”.
Un mulino particolare si trova in comune di Varese Ligure, nascosto in una valle remota.
Da fuori è un edificio come tanti altri. Un portone in legno, socchiuso e al di là... una stanza sospesa nel tempo: sotto una volta “a padiglione”, ancora intatti e al loro posto, le macine, le tramogge, i bancali… ma la ruota dov’è? 
Beh, i costruttori decisero di proteggere il meccanismo di azionamento del mulino in un modo ingegnoso: una stretta stanza, simile ad una grotta, quasi invisibile dall’esterno, ospita la grande ruota in legno e ferro.
In questo modo la ruota e gli elementi di trasmissione erano protetti dalle intemperie: quanti mugnai (proprietari di impianti meno ingegnosi) ricordano le difficoltà, in inverno, dovute al maltempo e al ghiaccio che avvolgeva la ruota!
L’acqua entrava passando sotto la scala di accesso al piano superiore, attraversando due belle volte in pietra. Anche il tronco scavato che portava l’acqua alla ruota è ancora al suo posto.
Sorpresa dopo sorpresa, lungo il canale si trova un altro mulino, con la più tradizionale ruota esterna.
Insomma, un luogo magico, davvero da vedere!
Vi interessa visitare il mulino? Allora potete partecipare a questa escursione:

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