sabato 6 dicembre 2014

Firenze ed i suoi segreti 2° parte

Molti di questi segreti li conoscevo anch'io , quale fiorentino DOCG ma altri non ne avevo la più pallida idea: ed è interessante sapere altre curiosità e ricollegarle a periodi storici molto interessanti per lo sviluppo artistico culturale del borgo fiorentino...

Il Giardino dei semplici:

questa piccola area dell'orto botanico prende nome da medicamentum simplex : una serie di piante ivi coltivate che venivano usate come scorta personale medica della famiglia de' Medici che le avevano fatte raccogliere dai commercianti e dai mercanti nei loro innumerevoli viaggi e messe da parte per le loro particolari doti curative. D'altra parte è noto ai molti che la famiglia de' Medici si dilettasse in alchimia e farmaceutica , e per regnare per così tanti anni ci si domanda se non avessero sviluppato l'arte della longevità...

Il Duomo di Firenze con la cupola del Brunelleschi:

Il duomo è una delle opere di ingegneria migliori al mondo, situato nel crocevia de' venti, anche nella giornata più tranquilla a livello atmosferico, state pur certi che il vento vi porterà via in Piazza S. Giovanni.
Ci sono molte curiosità sul Duomo di Firenze, sicuramente quella principale è come il Brunelleschi sia riuscito ad erigere la cupola senza sostegni o impalcature...ho trovato a riguardo un video interessante che spiega come ma che nessuna dalle teoria è ancora riuscito a mettere in pratica come fece il Brunelleschi:


uno dei tanti artisti , scultore e pittore che dette il suo contributo per la creazione della cattedrale fiorentina, fu il Cassioli, non molto conosciuto , ma sua è un'opera che riassume il fatto che cadde in miseria  durante i lunghissimi lavori di costruzione e abbellimento , senza dubbio l'autoritratto della sua condizione è più che esplicativo: la gola strozzata da una serpe.



Nel portone a destra ci è un angelo che non si comporta proprio da tale , mandando a quel paese con un gesto il turista che rimane interdetto. La leggenda vuole che anche gli artisti si prendessero in giro quando lavoravano all'opera del Duomo : difatti ogni angelo sembra comunicare con lo sguardo a quello accanto e quello accanto a quello di sotto, fino all'ultimo che non avendo a chi rispondere manda tutti gli altri a quel paese...


La goliardia ha fatto sempre e sempre fa parte di noi toscani....e non vi è niente di più goliardico nella Testa di Toro che trovate sporgere sopra una porta laterale della cattedrale.
Si dice che un mastro carpentiere fosse il focoso amante della moglie di un bottegaio della zona. Beccata la tresca  , il bottegaio non fece discorsi, si rivolse al tribunale che mise fine al tradimento in atto . Il carpenterie per vendicarsi e fargli capire che comunque sia era un gran bel cornuto , fece posizionare la testa di toro sopra il capitello della porta di ingresso ala cupola che guardava in direzione della bottega. Tanto per ricordare che il bottegaio era becco...e pure bastonato!!
Per coprire un atto di provocazione così evidente il mastro carpentiere giustificò la "scultura" come una maniera per rendere omaggio ai buoi , usati come trasporti per la costruzione dell'imponente monumento.



La galleria sotto l'Arno:

Lo sapevate che sotto l’Arno tra la torre della Zecca in piazza Piave ed il quartiere di San Niccolò esiste un tunnel sotterraneo? Fu costruito nel XV secolo, presenta volte alte 4 metri per l’attraversamento dell’Arno… da sotto. Sostanzialmente corre lungo le antiche mura, e probabilmente fu costruito per motivi di difesa militare.

Le colonne NERE del battistero

Quand'ero ragazzino me lo sono chiesto più volte cosa fossero,, quando ero un ragazzotto mi sono pure dato una spiegazione : sicuramente delle colonne per rinforzare il battistero, ma mai mai mi sarei immaginato a quasi 40 anni di scoprire per caso la verità. ... e se lo saranno domandati tutti i fiorentini che ci sono passati ma magari son proprio i turisti quelli che lo sanno per certo ...!!
Ai lati del battistero di Firenze ci sono 2 colonne Nere "appiccicate" alla struttura che decisamente stonano col resto.
La leggenda vuole che nel 1117 dopo che Firenze ebbe aiutato Pisa nella battaglia contro Lucca , i pisani come ringraziamento donarono 2 colonne lucenti dove addirittura ci si poteva specchiare a Firenze, durante il tragitto misteriosamente le colonne divennero nere, o meglio queste è la leggenda pisana, in realtà è vero che i Pisani donarono le colonne, ma dato che non erano molto concordi nel donare qualcosa a Firenze, che sì li aveva aiutati contro Lucca, ma era stato più un aiuto politico e dettato da forti interessi economici, in realtà le bruciarono prima di entrare in Firenze. Poi vennero messe al battistero ( che ricordiamo è più antico del Duomo) per ricordare ai fiorentini di che pasta erano fatti erano fatti i pisani.


Finire col culo per terra, oppure "CHE SCULO!! ( che sfortuna ) oppure MAVAFF...n(_|_) !!

Per finire la nostra 2° parte di curiosità fiorentine non poteva che esserci una delle più simpatiche...tanto per rimanere nel tema che ci contraddistingue : la goliardia e anche, perché no!  le parolacce!!
Alla loggia del porcellino, ove i fiorentini sono soliti, o meglio ora lo sono gli americani buttare vere e proprie fortune in monetine nella bocca del porcellino ( più che porcellino un bel CINGHIALE ) di bronzo  - la leggenda vuole che se la monetina lasciata cadere dalla bocca del cinghiale finisce nella grata avrai fortuna , se non finisce nella grata invece la sfortuna ti perseguiterà, ma non vi è solo il Porcellino, ormai metà di folla di turisti in coda per tentare la sorte.

Al centro della famosa Loggia del Porcellino, è posizionato un mosaico di marmo raffigurante una ruota, ma dovete andarci la sera dopo le 19:30 , prima c'è ,il mercato !!
È la "ruota dello scandalo": Nel 1400-1500 la punizione per coloro che avevano debiti coi commercianti o con le banche era l'umiliazione pubblica: venivano fatti spogliare completamente , presi per le spalle e sbattuti a terra con le chiappe contro la ruota in segno di vergogna e disprezzo. Da qui poi ogni significato ha preso vie diverse, ma hanno tutti e tre la stessa origine.

La leggenda della finestra sempre aperta


Una delle finestre di Palazzo Budini Gattai, in Piazza Santissima Annunziata non ha mai la persiana chiusa: la finestra più in alto a destra.
Si racconta che in età medievale una ricca signora che abitava là avesse dovuto salutare il marito che era partito per la guerra. Del marito non si seppe più niente, ma la signora aveva continuato ad attenderlo, certa che un giorno, da quella finestra, lo avrebbe visto spuntare di nuovo. Quella ricca signora morì attendendo il marito che non era mai tornato. Alla morte della signora la casa fu sistemata, ma quando provarono a chiudere la finestra successe un finimondo all’interno della stanza e molte mobilie andarono quasi distrutte. La tormenta si fermò solo quando la finestra fu riaperta.
Da quel giorno quella finestra non è più stata chiusa…











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