B&B COSTALTA
località Costalta 67
43053 Compiano (PR)
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Compiano,
piccolo borgo medioevale circondato per intero da poderose mura e sovrastato da
un Castello completamente ristrutturato, appare come per incanto nella sua
bellezza naturale e nel suo antico splendore a chi percorre la Strada
Provinciale che da Borgo Val di Taro porta a Bedonia. Recentemente il borgo di
Compiano è entrato a far parte del Club "I Borghi più Belli
d’Italia". Il Castello fa parte dell’Associazione dei Castelli del Ducato
di Parma e Piacenza.
Di
Compiano abbiamo notizie storiche certe del secolo XI, nei documenti appare già
un borgo fortificato con giurisdizione sull’alta valle del Taro, ma l’analisi
muraria del castello ci mostra la presenza di vestigia di epoca carolingia.
Attorno al mille Compiano è dei Malaspina: quindi, nel XI sec., del Comune di
Piacenza. Nella metà del XIII secolo, con Ubertino Landi, inizia il dominio
della famiglia che durerà circa 425 anni, la più longeva Signoria d’Italia.
All’inizio del 400 si affermò il predominio dei Visconti che relegarono in
secondo piano i Landi nei loro territori. Il XVI e XVII sec., furono secoli di
splendore sotto la Signoria dei Landi, Compiano battè propria moneta, ebbe
scuole pubbliche e un monte di pietà. Alle soglie del 700 Compiano passò ai
Farnese e da quel momento iniziò il declino del borgo. Sotto il Ducato di Maria
Luigia il castello diventò prigione di Stato dove vennero rinchiusi i carbonari
dei moti del 1821. Durante la II guerra mondiale il paese riacquistò importanza
e il 25 giugno 1944 Compiano divenne capitale del Territorio libero della
Valtaro. Nel dopoguerra il collegio delle fanciulle insediato nel castello
venne chiuso e il maniero fu acquistato dalla Marchesa Lina Raimondi Gambarotta
che nel 1987, data della sua morte, lo lasciò al Comune.
Attualmente
il castello è aperto al pubblico con visite guidate. All’interno risiede la
collezione Raimondi Gambarotta, mobilio e oggetti dell’ex proprietaria ed un
museo della massoneria realizzato a seguito della donazione di Flaminio Musa in
collaborazione con il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
All’interno
del borgo è visitabile "Il museo degli orsanti" girovaghi originari
del luogo che nel 1800 e primi del novecento percorrevano le strade di tutta
Europa guadagnandosi da vivere con spettacoli di piazza con scimmie e orsi
ammaestrati.
L’iniziativa
è curata dall’Associazione "Barbara Alpi" che cura da più di un
decennio anche la manifestazione "Antiche botteghe" nei mesi di
luglio ed agosto di ogni anno. Le antiche botteghe del borgo vengono in quella
occasione riaperte ed ospitano artisti di grande prestigio provenienti da tutta
Italia.
Nel
1991 il P.E.N. Club Italiano ha istituito un premio letterario che si tiene
ogni anno a Compiano nella prima settimana di settembre. Il premio ha la
caratteristica di non essere influenzato, come tanti altri, dal mercato
librario perché il vincitore viene scelto con votazione segreta dai 250
scrittori del P.E.N. Club. Il P.E.N. Club Internazionale è una associazione
mondiale di poeti,saggisti,narratori (Poets, Essayist, Novelists) che ha lo
scopo di tutelare i diritti e la libertà di espressione degli scrittori. Il
successo della formula si è rivelato fin dalla prima edizione, vinta da Susanna
Tamaro, allora sconosciuta, ed alle successive vinte da Emilio Tabucchi, Paolo
Maurensing, Ferdinando Camon, Luciano Erba, Vivian Lamarque, Raffaele La
Capria, Francesco Biamonti, Mario Rigoni Stern, Alberto Arbasino, Giuseppe
Pontiggia, Andrea Zanzotto, Carlo Sgorlon, Giovanni Sartori, Antonia Arslan,
Claudio Magris, Serena Vitale, Alberto Arbasino e Cesare Viviani. La
manifestazione del Premio si svolge sulla Piazza di Compiano, dove gli
scrittori ed il pubblico assistono allo spoglio delle schede inviate da
tutt’Italia dai soci del P.E.N Club. In concomitanza con il Premio P.E.N. ogni
anno si svolge a Compiano la mostra di un importante artista che abbia anche
pubblicato opere letterarie. Sono state allestite opere di Salvatore Fiume,
Enrico Baj, Emilio Tadini, Mario Donizetti, Luciano Minguzzi, Tullio Pericoli,
Floriano Bodini, Aligi Sassu, Bruno Caruso, Giuseppe Aimone, Alberto Sughi,
Bruno Grassi, Gianni Brusamolino, Ernesto Ornati, Claudio Sacchi, Antonio
Stagnoli, Sergio Ùnia, Emilio Baracco e Pietro Signorelli. Scrittori artisti e
giornalisti trascorrono ogni anno due o tre giorni a Compiano contribuendo ad
elevarla al ruolo ormai assegnatole di "Città della Cultura".
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