sabato 6 dicembre 2014

Un po’ di storia di Compiano…..






B&B COSTALTA
località Costalta 67
43053 Compiano (PR)
tel. 0525/825269 - 348/5118531
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Compiano, piccolo borgo medioevale circondato per intero da poderose mura e sovrastato da un Castello completamente ristrutturato, appare come per incanto nella sua bellezza naturale e nel suo antico splendore a chi percorre la Strada Provinciale che da Borgo Val di Taro porta a Bedonia. Recentemente il borgo di Compiano è entrato a far parte del Club "I Borghi più Belli d’Italia". Il Castello fa parte dell’Associazione dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza.
Di Compiano abbiamo notizie storiche certe del secolo XI, nei documenti appare già un borgo fortificato con giurisdizione sull’alta valle del Taro, ma l’analisi muraria del castello ci mostra la presenza di vestigia di epoca carolingia. Attorno al mille Compiano è dei Malaspina: quindi, nel XI sec., del Comune di Piacenza. Nella metà del XIII secolo, con Ubertino Landi, inizia il dominio della famiglia che durerà circa 425 anni, la più longeva Signoria d’Italia. All’inizio del 400 si affermò il predominio dei Visconti che relegarono in secondo piano i Landi nei loro territori. Il XVI e XVII sec., furono secoli di splendore sotto la Signoria dei Landi, Compiano battè propria moneta, ebbe scuole pubbliche e un monte di pietà. Alle soglie del 700 Compiano passò ai Farnese e da quel momento iniziò il declino del borgo. Sotto il Ducato di Maria Luigia il castello diventò prigione di Stato dove vennero rinchiusi i carbonari dei moti del 1821. Durante la II guerra mondiale il paese riacquistò importanza e il 25 giugno 1944 Compiano divenne capitale del Territorio libero della Valtaro. Nel dopoguerra il collegio delle fanciulle insediato nel castello venne chiuso e il maniero fu acquistato dalla Marchesa Lina Raimondi Gambarotta che nel 1987, data della sua morte, lo lasciò al Comune.
Attualmente il castello è aperto al pubblico con visite guidate. All’interno risiede la collezione Raimondi Gambarotta, mobilio e oggetti dell’ex proprietaria ed un museo della massoneria realizzato a seguito della donazione di Flaminio Musa in collaborazione con il Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
All’interno del borgo è visitabile "Il museo degli orsanti" girovaghi originari del luogo che nel 1800 e primi del novecento percorrevano le strade di tutta Europa guadagnandosi da vivere con spettacoli di piazza con scimmie e orsi ammaestrati.
L’iniziativa è curata dall’Associazione "Barbara Alpi" che cura da più di un decennio anche la manifestazione "Antiche botteghe" nei mesi di luglio ed agosto di ogni anno. Le antiche botteghe del borgo vengono in quella occasione riaperte ed ospitano artisti di grande prestigio provenienti da tutta Italia.
Nel 1991 il P.E.N. Club Italiano ha istituito un premio letterario che si tiene ogni anno a Compiano nella prima settimana di settembre. Il premio ha la caratteristica di non essere influenzato, come tanti altri, dal mercato librario perché il vincitore viene scelto con votazione segreta dai 250 scrittori del P.E.N. Club. Il P.E.N. Club Internazionale è una associazione mondiale di poeti,saggisti,narratori (Poets, Essayist, Novelists) che ha lo scopo di tutelare i diritti e la libertà di espressione degli scrittori. Il successo della formula si è rivelato fin dalla prima edizione, vinta da Susanna Tamaro, allora sconosciuta, ed alle successive vinte da Emilio Tabucchi, Paolo Maurensing, Ferdinando Camon, Luciano Erba, Vivian Lamarque, Raffaele La Capria, Francesco Biamonti, Mario Rigoni Stern, Alberto Arbasino, Giuseppe Pontiggia, Andrea Zanzotto, Carlo Sgorlon, Giovanni Sartori, Antonia Arslan, Claudio Magris, Serena Vitale, Alberto Arbasino e Cesare Viviani. La manifestazione del Premio si svolge sulla Piazza di Compiano, dove gli scrittori ed il pubblico assistono allo spoglio delle schede inviate da tutt’Italia dai soci del P.E.N Club. In concomitanza con il Premio P.E.N. ogni anno si svolge a Compiano la mostra di un importante artista che abbia anche pubblicato opere letterarie. Sono state allestite opere di Salvatore Fiume, Enrico Baj, Emilio Tadini, Mario Donizetti, Luciano Minguzzi, Tullio Pericoli, Floriano Bodini, Aligi Sassu, Bruno Caruso, Giuseppe Aimone, Alberto Sughi, Bruno Grassi, Gianni Brusamolino, Ernesto Ornati, Claudio Sacchi, Antonio Stagnoli, Sergio Ùnia, Emilio Baracco e Pietro Signorelli. Scrittori artisti e giornalisti trascorrono ogni anno due o tre giorni a Compiano contribuendo ad elevarla al ruolo ormai assegnatole di "Città della Cultura".

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